La posta elettronica certificata, comunemente nota come Pec, sta per lasciare il posto a un nuovo e innovativo sistema chiamato Rem. Questo nuovo meccanismo di certificazione delle email rispetta gli standard europei e introdurrà importanti miglioramenti rispetto al suo predecessore. Con la Rem, sarà possibile ricevere notifiche di atti giudiziari, multe e comunicazioni da enti come l’agenzia delle entrate e la pubblica amministrazione.

In questo articolo andremo dunque a vedere nel dettaglio tutte le novità ed i cambiamenti che introdurrà la posta elettronica Rem, analizzandoli con cura.

La Rem rivoluzionerà il mondo della posta elettronica certificata, andando a sostituire la Pec ed introducendo miglioramenti sostanziali nella sicurezza.

Sommario

Le limitazioni della Pec e le novità della Rem

La PEC ha evidenziato chiari limiti che non rispettano appieno i requisiti del regolamento europeo per il servizio di recapito certificato qualificato. Uno dei principali problemi riguarda la mancata garanzia dell’identità del destinatario, la quale rimane non verificata e protetta. Questo crea un’incertezza significativa quando si inviano documenti a terze parti, poiché non si può avere la certezza che il destinatario sia effettivamente la persona desiderata.

La REM, invece, risolverà in modo efficace questo problema. Grazie al nuovo sistema di certificazione delle email, la Rem garantirà l’identità del destinatario in modo sicuro e affidabile. Questo significa che quando si invia un documento confidenziale o importante tramite la Rem, si avrà la certezza assoluta che il documento arriverà solo al destinatario desiderato, senza rischi di intrusione o manipolazione.

La REM supera i limiti della PEC e offre una soluzione innovativa per le comunicazioni digitali certificate. La certezza dell’identità del destinatario rappresenta un passo avanti significativo nella sicurezza e nell’affidabilità delle transazioni e delle comunicazioni via email. Con la Rem, sarà possibile trasmettere informazioni sensibili e documenti legali in modo protetto, garantendo che il destinatario sia effettivamente la persona prevista. Questo contribuirà a prevenire frodi, errori di recapito e garantirà un flusso di comunicazione affidabile tra le parti coinvolte.

Grazie a questa innovazione, le transazioni e le comunicazioni digitali saranno più sicure ed efficienti, offrendo una maggiore tranquillità per coloro che inviano e ricevono documenti sensibili tramite la posta elettronica.

Cos’è la Rem? Come funziona?

La REM, acronimo di “registro elettronico mail”, rappresenta un sistema semplice ed efficace per garantire la sicurezza delle comunicazioni. Per comprendere appieno il suo funzionamento, prendiamo in considerazione un esempio concreto. Immaginiamo un professionista che deve inviare un documento confidenziale al suo cliente utilizzando la Rem. Grazie a questa nuova tecnologia, il professionista avrà la certezza assoluta che il documento arriverà esclusivamente al destinatario desiderato, senza il rischio di intrusioni o accessi non autorizzati lungo il percorso di trasmissione. Questo livello di sicurezza elevato è possibile grazie ai meccanismi di autenticazione e crittografia avanzati implementati nella REM.

Un aspetto importante della REM riguarda la prevenzione del rischio di inviare mail da parte di un collega di ufficio che abbia accesso al computer. Questo significa che il professionista non dovrà preoccuparsi di eventuali errori o incidenti causati da terze parti che possono accedere al suo dispositivo o utilizzare il suo account. La REM garantisce infatti che solo il mittente autorizzato possa inviare e ricevere le comunicazioni, eliminando così il rischio di compromissione della privacy e della riservatezza delle informazioni.

Inoltre, la REM offre ulteriori vantaggi rispetto alla PEC in termini di sicurezza e controllo delle comunicazioni. Grazie all’identità del titolare della casella di posta garantita dalla Rem, si riduce significativamente il rischio di attacchi informatici, frodi o tentativi di phishing. Questo offre una maggiore tranquillità sia per i coloro che inviano documenti sensibili che per i destinatari che li ricevono.

Differenze tra Pec e Rem

Le differenze tra la PEC (Posta Elettronica Certificata) e la REM (Registro Elettronico Mail) sono di sostanziali, e di fondamentale importanza per comprendere l’evoluzione e i vantaggi introdotti dalla nuova tecnologia. Mentre entrambi i sistemi sono finalizzati alla certificazione delle comunicazioni elettroniche, le disparità tra di essi sono significative e meritano di essere analizzate in dettaglio.

La PEC, indubbiamente utilizzata ampiamente in Italia, offre importanti funzionalità. Essa assicura la ricezione, l’invio, il contenuto e la data di un messaggio, fornendo una prova certificata dell’avvenuta comunicazione. Tuttavia, il punto debole della PEC risiede nella mancanza di verifica dell’identità del mittente e del destinatario. In altre parole, non vi è un obbligo da parte dei fornitori di servizi PEC di confermare l’identità degli utenti coinvolti nelle comunicazioni. Questo apre la porta a potenziali rischi di frodi e manipolazioni, poiché non si può essere certi che i soggetti coinvolti siano effettivamente coloro che affermano di essere.

Al contrario, la REM affronta questo problema in modo risoluto e pone l’identità del titolare della casella di posta come elemento centrale del suo funzionamento. Con la Rem, l’identità degli utenti è garantita grazie a rigorosi processi di verifica e autenticazione. Ciò significa che sia il mittente che il destinatario devono essere correttamente identificati e certificati, fornendo una solida base per la sicurezza delle comunicazioni. Questo approccio offre una protezione più efficace contro possibili attacchi informatici, frodi o tentativi di phishing.

La sicurezza fornita dalla REM è ulteriormente potenziata dalla conformità agli standard europei per il servizio di recapito certificato qualificato. La REM aderisce al protocollo che segue lo standard ETSI EN 319 532-4. Questo standard definisce gli elementi che costituiscono un’interfaccia condivisa, consentendo un dialogo sicuro tra i provider di servizi di recapito. Pertanto, la REM non solo garantisce l’identità dei partecipanti alle comunicazioni, ma aderisce anche a linee guida e normative europee che ne aumentano l’affidabilità.

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Quando si passerà alla posta elettronica Rem?

L’obbligo di adottare la posta certificata REM è già stato fissato dall’Unione Europea, e entro il 2024 diventerà effettivo. Chi attualmente utilizza la Pec dovrà migrare al nuovo sistema entro la fine dell’anno. Questo comporta che le notifiche di atti giudiziari, multe e comunicazioni da enti come l’agenzia delle entrate e la pubblica amministrazione verranno ricevute esclusivamente tramite la REM.

Con la REM, l’identità del titolare della casella postale sarà verificata utilizzando strumenti come SPID, firma digitale o carta d’identità elettronica (CIE). L’accesso al sistema richiederà l’autenticazione a due fattori, ottenibile tramite un’applicazione installata sullo smartphone.

La transizione dalla Pec alla Rem rappresenta un importante passo avanti nel garantire la sicurezza e la protezione delle comunicazioni digitali. Grazie a questo nuovo sistema, dal 2024 sia in Italia che negli altri stati membri dell’Unione Europea sarà possibile scambiare email certe e affidabili, contribuendo a costruire un ambiente digitale più sicuro e protetto.

Transizione da Pec a Rem: i motivi della scelta europea

La transizione dalla PEC alla REM, come menzionato precedentemente, riguarda principalmente l’Italia. Infatti, se una PEC viene inviata all’estero, essa già oggi viene considerata una normale email, perdendo le sue caratteristiche distintive. Inoltre, alcuni provider non supportano l’invio della PEC all’estero, bloccando la comunicazione e restituendo un errore.
Per questo motivo, l’Unione Europea ha riconosciuto la necessità di avere uno strumento equivalente e più universale, dando così vita alla REM, che sarà la prima vera PEC europea.

Le prime notizie sulla “PEC europea” sono emerse nel 2018, quando sembrava che l’UE stesse seriamente considerando questo progetto. Sebbene siano passati alcuni anni senza una definizione definitiva, ci sono stati importanti progressi in avanti.
Di recente, il Regolamento eIDAS (che gestisce le identità digitali nell’UE dal 2014) ha elevato i SERC (servizi elettronici di recapito certificato) al livello di “servizi fidati”. Questo passo in avanti mira a creare una piattaforma in cui le future PEC europee possano attraversare i confini degli stati membri mantenendo intatta la loro validità come strumento di certificazione e prova, proprio come avviene in Italia. Il protocollo REM garantirà il dialogo sicuro tra cittadini e pubbliche amministrazioni dei vari Stati membri.

Da PEC a REM: Dovrò cambiare il mio indirizzo attuale?

Una domanda che potrebbe sorgere è: sarà necessario cambiare il proprio indirizzo PEC attuale?. Al momento, non esiste certezza se ciò sarà necessario per questa nuova piattaforma. Tuttavia, sembra che non sarà richiesto cambiare l’indirizzo PEC. Ogni provider dovrà invece implementare una procedura di verifica e certificazione dell’identità dell’utente, simile alle autenticazioni a più fattori richieste per l’uso dello SPID. Successivamente, tutti gli utenti delle varie PEC migreranno automaticamente sulla nuova piattaforma.

Ciò che i gestori dei servizi dovranno chiarire, oltre alle modalità e ai tempi, riguarda come gestire gli archivi dei messaggi presenti nelle caselle PEC degli utenti. È importante sottolineare che non ci sarà uno spegnimento immediato del sistema attuale delle PEC italiane, ma l’Europa ha compiuto un significativo passo avanti nel definire e sviluppare uno standard europeo condiviso, colmando un’importante lacuna nell’ambito delle comunicazioni digitali a livello continentale.

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